Franciacorta e Champagne sembrano esser uniti da un legame indissolubile. Il vino francese e il vino italiano, per gran parte dell’opinione comune sono come parenti stretti, che alternano momenti di grande idillio a momenti di grande gelo. Eppure, a fronte delle eterne comparazioni, delle discussioni da bar su quale sia il vino migliore, della vecchia storia che lo Champagne sia il maestro e il Franciacorta il discepolo, bisogna fare una volta per tutte, chiarezza.
Sono due prodotti completamente differenti. E con questa affermazione si vuole ribadire quanto in realtà sia poco sensato continuare a paragonarli. Certo, entrambi sono vini bianchi e mossi, così come rossi e fermi sono Chianti e Barolo! Ovviamente c’è chi ama più l’uno dell’altro, ma questo centra poco con la costante affiliazione che accomuna il vino bresciano e l’eccellenza francese.
Ecco allora la guida definitiva offerta da Riccafana per spiegare le differenze e le affinità tra Franciacorta e Champagne
L’ecosistema sul quale sorgono le vigne francesi e quelle franciacortine è completamente differente. Clima, terra, geomorfologia, la somma annuale delle giornate di sole, precipitazioni. Questi sono solo alcuni degli elementi che differenziano in maniera sostanziale un territorio dall’altro. E ovviamente ne plasmano il sapore.
Il terroir delle due regioni è differente al punto che i vini chardonnay, pinot nero, pinot bianco franciacortini godono di maggiore pienezza, superiore fruttato, maturano un tasso alcolico naturale più alto e più velocemente che nella Champagne. Tuttavia i vini bresciani, generalmente hanno un’acidità sensibilmente inferiore rispetto a quella che caratterizza tipicamente i vini di base utilizzati per le cuvée dei vini francesi.
In Franciacorta ogni annata ha un sapore ed un’anima differente. Al contrario la Champagne ottiene un equilibrio sempre simile tutti gli anni e questo grazie alle ricordate cuvée “di molte vigne”, dove interviene inoltre un’esperienza di 300 anni per una produzione di oltre 300 milioni di bottiglie ogni anno. Con lo Champagne si può sempre stare tranquilli, anche se si tratta di giudicare una qualsiasi piccola maison. Il Franciacorta gode al contrario della ricchezza della produzione artigianale, delle particolarità delle tante cantine a conduzione familiare. Come l’azienda vitivinicola Riccafana, che ogni anno crea un vino fedele alla sua terra, al suo tempo e alle stagioni.
Se ancora non fosse chiaro, è importante ribadire come i due vini non siano da mettere in competizione ma, al contrario, da conoscere e gustare le loro eccezionali proprietà che li differenziano e li caratterizzano. Una delle differenze da sottolineare immediatamente è l’estensione dei territori sopra i quali crescono e si coltivano le uve dei due vini.
I numeri sono quelli di Davide contro Golia: circa 300 milioni di bottiglie prodotte dalla Champagne, contro gli “appena” 16 milioni prodotti in Franciacorta. Paradossalmente però la Franciacorta gode di una biodiversità tra colture ben superiore a quella francese. Questo perché ogni azienda vitivinicola ha sviluppato un metodo proprio. La grandissima esperienza dei produttori bresciani ha portato alla nascita di tanti vini con tante anime. Lo Champagne, forte di una storia lunghissima e di un successo commerciale senza pari ha invece col tempo maturato un metodo più omogeneo, al quale la maggior parte dei produttori si è omologato con il tempo.
Anche i Consorzi che regolano la produzione dell’uno e dell’altro vino sono fondamentali per comprendere quanto differenti in realtà siano i due prodotti. Lo Champagne ha una struttura molto più complessa, e spesso le differenze fra i grandissimi produttori e le piccole aziende sono incolmabili. Il Franciacorta, nonostante negli ultimi anni abbia avuto uno strabiliante successo sui mercati di tutto il mondo, è riuscito a conservare una struttura organizzativa capace di ascoltare le esigenze di tutti i produttori, dai più grandi ai più piccoli.
L’ultima grande prova per affermare la diversità fra i due vini la si trova nelle Disciplinari che regolano Franciacorta e Champagne. I regolamenti di un consorzio e dell’altro mostrano chiaramente quanto i due prodotti siano differenti e quanto sia impossibile e vano continuare a paragonarli. Lo si capisce da tantissimi fattori: dal numero di cantine, alla produzione media per ettaro, all’utilizzo di uve, ai periodi di raccolta. Ogni fattore preso in considerazione ci ricorda delle differenze tra i due prodotti.
Cosa si può concludere da questa veloce panoramica su due prodotti vitivinicoli di assoluta eccellenza? La risposta è semplice. Sono due anime differenti, e come tali devono essere trattati. E’ finito, fortunatamente, il tempo dei paragoni e della competizione. La Franciacorta ha avuto la forza e la capacità di farsi conoscere al mondo e di farsi amare e rispettare per quello che è. Un territorio magico, capace di produrre un vino con un’anima unica.
E quale modo migliore per conoscere quest’anima magica, se non quella di visitarla assieme a chi l’ha creata e custodita per anni. Da Riccafana, una delle cantine più antiche e rappresentative di Franciacorta vengono organizzati dei tour tra filari e barriccaie. Un tour tra sapori, profumi e parole per comprendere fino in fondo le infinite peculiarità di questo prezioso angolo di terra.
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